Candela Profumata 190gr
Questa candela associa la freschezza, la generosità frizzante e zuccherina dell'arancia ai sentori caldi e misteriosi dei chiodi di garofano. Una fragranza fruttata con sfumature speziate ed avvolgenti che donano energia.
Diptyque
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Questa candela associa la freschezza, la generosità frizzante e zuccherina dell'arancia ai sentori caldi e misteriosi dei chiodi di garofano. Una fragranza fruttata con sfumature speziate ed avvolgenti che donano energia.
Accendendo questa candela si sprigiona le note fresche del bergamotto, boisè del patchouli , balsaminche della mirra vanigliate del benzoino...si avrà l'impressione di essere entrati in un Palazzo orientale.
Frammenti d’ambra ritrovati in un antico scrigno dei tesori. Hanno acquisito il profumo inebriante dei balsami e delle spezie, quello dei legni preziosi ed avvolgenti.
Considerato più di valore dell'oro ed anche conosciuto come liquido dorato e "Legno degli Dei", l'Oud è molto apprezzato da centinaia di anni. Si impiegano quasi 10 anni per avere un Oud di qualità. Diptyque ha scelto l'oud di una regione nel Nord del Laos. Palao è il nome dell' essenza di Oud del Laos.
La freschezza acidula delle bacche di ribes nero appena colte. Alcuni grappoli hanno ancora le foglie e il loro profumo verde ed aromatico si unisce alle note vivaci e fiorite della rosa.
Un paesaggio del Sud. Un grande viale di cipressi in un tardo pomeriggio estivo. L’aria è più fresca vicino a questi grandi alberi verdi e slanciati, e ricca degli accenti dolci, resinosi e quasi mielati dei loro aghi.
Un’armonia di blu a perdita d’occhio: cielo d’estate e cespugli di lavanda sulle colline dell’Alta Provenza. Al centro dei campi, il profumo minerale della terra rafforza le note vivaci ed agresti dei piccoli fiori blu.
È inverno. Il fuoco brucia nel camino, in un gioco di riflessi tra ombre e luci. Il legno crepita a tratti, i ceppi dal profumo denso e fumé ardono consumandosi lentamente.
Alla svolta di un sentiero, il profumo del gelsomino cattura istantaneamente l’attenzione. Come possono questi piccoli fiori bianchi, così delicati, lasciare un’impronta odorosa così sorprendente? Una fragranza sottile ma tenace, tenera ma voluttuosa...
Il profumo boisé dei fichi, a perdita d’occhio su un terreno affacciato sul Mediterraneo. Il sole è allo zenit e il vento rovente porta con sé l’odore denso degli alberi in cui si fondono gli accenti verdi, appena fruttati, di qualche fico che comincia a maturare.
In febbraio, nel sud della Francia, sulle colline del Tanneron nei dintorni di Grasse, le mimose sono in fiore. Il loro manto dorato, carico di sole, si estende a perdita d’occhio, mentre le loro piccole sfere vellutate profumano l’aria di note dolci e leggermente mielate.
Un profumo delicato e carnale, infinitamente seducente. Il musk ha la voluttà di un abbraccio e la dolcezza della pelle che lascia la propria impronta profumata su un tessuto. Se un tempo era di origine animale, oggi le sue conturbanti sfumature vengono ricostruite dai profumieri.
Un’isola in Indonesia. Le foglie di patchouli sono appena state tagliate dagli arbusti che crescono all’ombra. Ora verranno essiccate, per sprigionare tutta la loro fragranza. Densa, oscura, carica di accenti terrosi e boisé, quasi canforati.
Una profusione di spezie e di bucce candite dai golosi profumi invernali. Si preparano i giorni di festa e si rivestono le arance con profumati chiodi di garofano... Questo è il momento in cui la casa si riempie di deliziose note speziate e fruttate.
I roseti traboccanti di fiori nel mese di maggio. Alcuni devono ancora schiudersi, altri stanno sbocciando, con i petali ancora imperlati di rugiada. Il loro profumo satura l’aria di note fresche e fiorite.
Il profumo delle tuberose nei grandi campi del sud dell’India, dove si coltivano questi fiori bianchi così odorosi. Dall’alto del loro lungo stelo slanciato, rivelano il proprio sentore inebriante ma fresco e verde, appena impreziosito da note fruttate e lattate.
I baccelli di vaniglia, densi e neri, così odorosi che uno solo è sufficiente a profumare tutto. Ci vuole pazienza e diversi mesi di attesa affinché i piccoli baccelli rivelino il loro profumo potente e seducente. La spezia rivela allora accenti di cuoio e quasi fumé.
L’odore delle foglie di verbena appena raccolte, intatte, come se le strofinassimo tra le mani. Il profumo si sprigiona, diffondendosi dolce e vivace ad un tempo, solo un pizzico agrumato. E lenisce il corpo e lo spirito, dopo una lunga giornata.